Report Shirei-kan_Ellie's Profile

- Ciarlatano di città: "Se le cose stanno in questo modo, mi vedo costretto a portarvi via vostra figlia. Dunque, ne siete sicuro?"
- Padre della ragazza: "Ma vi ho restituito tutto il denaro.."
*Schiaffo*
- Ciarlatano di città: "Sbaglio o c'è la vostra firma sul documento? C'è scritto che dovevate restituirmi il doppio della somma che vi ho prestato."
- Padre della ragazza: "COME?! Ma quando ho firmato non c'era scritto.."

*Il ciarlatano preleva il suo bottino e va via, in sella ad una carrozza piena di giovani donne. Nel frattempo, l'uomo viene picchiato.*

*La gente del paese mormora: tutti sanno che fine faranno quelle donne.
Saranno sicuramente vendute.
Eppure si chiedono il perché..
Quel ciarlatano è un popolano esattamente come loro, conosce la povertà e le difficoltà esattamente come loro..*

*Sciocchi! Sta cercando di ingraziarsi i nobili!*

*Ma..qualcuno, dall'alto, li sta osservando.*

*Si tratta di Odin, anche conosciuto come "Il Turbine Rosso", il quale si getta sul tetto della carrozza ed intraprende un combattimento contro gli scagnozzi del ciarlatano.
Durante l'ultimo di questi, però, rimane ferito e disarmato..
Fortuna vuole che ci fosse qualcuno che osservava l'osservatore: di fatti, in suo soccorso giunge Curio, il quale afferma di non volersi più prestare ai giochi di un ragazzetto.
Ragazzetto che, tuttavia, ha salvato quelle donne e che, giorno dopo giorno, seppur mascherato, combatte l'ingiustizia...all'interno di un regime monarchico estremamente soffocante, che non fa altro che ergersi a danno dei sudditi.*

*Per questo motivo, la gente lo acclama.*


(Tratto da "RomeoxJuliet")


~~~~~


Narratore: "Leone Abbacchio divenne un agente di polizia subito dopo essersi diplomato.
Ciò era dovuto al suo forte senso di giustizia.
Ma, poco dopo aver realizzato il suo sogno, si rese conto che erano molte le contraddizioni legate al suo lavoro..
La polizia avrebbe dovuto rischiare la propria vita per salvare quella altrui, mentre le persone che essi proteggevano erano le stesse che rubavano, ferivano gli altri e lanciavano i sassi contro le volanti, rompendo i loro parabrezza.
Le masse, dunque, poco riconoscenti, esigenti e irresponsabilmente discrete, insultavano i poliziotti, chiedendo "DOV'ERA LA POLIZIA IN QUEL MOMENTO, EH?!".
Anche se la polizia rischiava la vita per arrestare i criminali inferiori alla feccia, la legge per le masse era molto indulgente e, fintanto che si aveva denaro, si veniva quasi immediatamente rilasciati.

Alla fine, dunque, Abbacchio cominciò ad imparare da queste contraddizioni."

Una sera..
- Protettore: "Dai agente, dacci un po' di tregua. Il padre di quella ragazza è pieno di debiti, quindi ha bisogno di soldi. Inoltre, non stiamo mica facendo del male a qualcuno.."

Passa la mazzetta...

- Pensieri di Abbacchio: "Anche se li arrestassi, pagherebbero solo la cauzione e verrebbero rilasciati. L'unica differenza è che, in questo caso, pagano me...e non il tribunale o gli avvocati."

Prende la mazzetta...

Narratore: "Qualche sera più tardi, la centrale riceve un rapporto secondo cui un negozio era stato derubato.."

- Abbacchio: "Fermati! Ti dichiaro in arresto!"
- Stesso protettore: "Ehi, sei tu..sembra che io abbia fatto un casino.."
- Pensieri di Abbacchio: "Il negoziante è stato colpito alla testa.."
- Protettore: "Ehi, non potresti semplicemente fingere di non avermi visto? Dai, lasciami andare..non ti creerò più problemi."
- Abbacchio: "No, sei in arresto!"
- Protettore: "Dai, pensaci bene..Se vengo arrestato, verrà fuori anche il fatto che ti sei lasciato corrompere.."

Sale la tensione..

- Protettore: "Wow, quella pistola è davvero pericolosa..Non è che potresti puntarla da qualche altra parte?"


Abbacchio esita...e il malvivente ne approfitta per colpire.

- Altro poliziotto: "ABBACCHIO, HA UNA PISTOLA ANCHE LUI!"
Si mette in mezzo, diventa uno scudo.


Sparo.


Entrambi a terra.
Unico sopravvissuto: Abbacchio.


Urla.



Narratore: "Quel momento segnò la fine del futuro di Abbacchio.
Non solo venne accusato di essere un poliziotto corrotto, ma anche di aver permesso che il suo partner morisse a causa delle sue azioni...e quella era una croce che avrebbe dovuto sopportare per il resto della sua vita.
Fu allora che il suo corpo e la sua anima sprofondarono nell'oscurità.
Da quell'istante, non importava chi morisse, o se avesse perso un arto, o due, perché il suo cuore probabilmente non si sarebbe più commosso."


(Tratto da "Le bizzarre avventure di Jojo - Parte 5, Vento Aureo")