Ah! Il vecchio MAESTRO Miyazaki, è un argomento che non ho mai molto modo di affrontare nel dettaglio. In questi giorni volevo anche cogliere l'occasione per vedere un paio di pezzi grossi suoi che mi sono sempre mancati, PONYO e KIKI.
Mi hai fatto venir voglia di ripensarci un po' su quindi vedrò di argomentare a singolo film.
Il Castello Errante di HOWL: nutro spesso forti ambivalenze nei confronti dello stile bambinesco delle produzioni Ghibli, in questo caso vista la trama devo dire che ho gradito l'approccio. Sin da piccolo l'ho sempre trovato un ottimo esempio di fiaba, personaggi magici curiosi e bizzarri, una protagonista femminile che non è un cliché sessuale, una morale di fondo antibellica tutto sommato ben gestita.
ARRIETTY: già più abituato al suo stile, questo film semplicemente mi è sfuggito quale fosse il punto, né riuscivo a sentire qualsiasi sorta di appeal verso trama e personaggi. L'idea di base è praticamente la stessa di un sacco di migliori film fantasy che giravano negli anni '80/90 alla tele, quindi nemmeno aveva un fattore curiosità o fantasia da vantare.
Si Alza il VENTO: un po' come la TOMBA per le Lucciole del suo collega, questo film ha voluto cimentarsi nel raccontare una guerra in cui il Giappone è stato fra i più atroci criminali voltando bellamente la testa qualora si trattasse di affrontare l'argomento. Inoltre celebra lo stile di vita nipponico di totale sacrificio e devozione a scapito dell'individuo che non ho mai condiviso da un punto di vista sia ideologico che professionale. Il protagonista era un CRETINO.
PORCO Rosso: non so perché mi senta salire la nostalgia a guardarlo, manco fossi un veterano di guerra, ed il modo in cui si approccia ad una tematica complessa come la guerra e il fascismo, con sensibilità, spirito e rispetto, mi fa domandare come mai con gli altri suoi film che trattano dell'argomento (tipo i due menzionati prima) non abbiano lo stesso mordente e capacità di critica. Penso sia perché rivolgere critiche al Giappone è sbagliato, ma spero di no perché in quel caso Miyazaki non ha scusanti, sta instillando nei bambini che guardano i suoi film FALSE idee.
La Principessa MONONOCHE: ambientalismo dei miei coglioni. Violento per il gusto di esserlo, mi è mancata qualsiasi connessione con i personaggi. Rispetto ad altri suoi è comunque abbastanza più impegnato e tecnicamente curato.
Il CASTELLO di CAGLIOSTRO: Lupin mi piace quando non si prende troppo il disturbo di essere al livello richiesto per il PG e ci da dentro pesantemente con battute pesanti, sparatorie brutali e Jigen e Goemon che fanno massacri. La storia era caruccia, ma non fra quelle che più ho apprezzato del ladro, ma per il genere non era veramente il caso di farne un film così tanto per bimbi.
La CITTA' Incantata: il suo supposto capolavoro cerca di proporre in due ore un viaggio di ricordi e sentimenti che sono troppo dispersivi e poco integrati fra i vari mini episodi del film per essere sentiti. Sorvolando su questo, è forse uno dei film fantasy più VISIVAMENTE originali e visionari mai realizzati punto, mi rammarico che non si prenda più spunto dal bizzarro magico mitologico proposto in questo film.
Laputa e Totoro: sinceramente, sono pure ottimi film per un pubblico molto, molto giovane, ma li ho visti passati i 20 e non hanno avuto NESSUNA sorta di effetto.
Vorrei dire che PARLARE evidenziando solo determinate parole in MAIUSCOLO mi fa sentire SALVINI, quindi credo sia d'uopo citare anche le RUSPE!
Dovrai essere più specifico, un po' perché di MAESTRI ne conosco anche troppi e pochi li riconosco come tali, un po' perché, credo sia facile intuirlo dal mio storico di commenti e recensioni fra Jig e Tama, cassare è uno dei miei svariati hobby.
Eh, Lynch è bene o male la prima cosa che viene alla mente pensando a Tenshi no Tamago, o forse anche Begotten e altri titoli del genere, quantomeno nelle intenzioni vaghe e lo stile onirico ipervisivo della narrazione. Tex non ha nulla a che vedere con questo, sarà lento e forse 22 puntate erano eccessive ma almeno che succedesse qualcosa era evidente e comprensibilmente spiegato allo spettatore, fra immagini e dialoghi. Per il resto tieniti affianco una Bibbia tascabile e bene o male arrivi alla fine immaginando a grandi linee gli eventi.
Ti vuoi imbarcare nella versione da budget hollywoodiano dei peggio corti sperimentali; spero tu abbia uno spacciatore di fiducia perché se il film non lo guardi nello stato in cui era Roger Waters quando scrisse The Wall allora lo guardi male.
Ho come la sensazione di averti già visto da qualche parte molto tempo fa stamattina su Tamachan, ma potrei sbagliarmi ho una pessima memoria.
E cosa vai a mettere 8 su Angel Beats? Quello è un cartone per bimbiminkia senza CULTURA, BUONGUSTO e INTELLETTO.
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Mi hai fatto venir voglia di ripensarci un po' su quindi vedrò di argomentare a singolo film.
Il Castello Errante di HOWL: nutro spesso forti ambivalenze nei confronti dello stile bambinesco delle produzioni Ghibli, in questo caso vista la trama devo dire che ho gradito l'approccio. Sin da piccolo l'ho sempre trovato un ottimo esempio di fiaba, personaggi magici curiosi e bizzarri, una protagonista femminile che non è un cliché sessuale, una morale di fondo antibellica tutto sommato ben gestita.
ARRIETTY: già più abituato al suo stile, questo film semplicemente mi è sfuggito quale fosse il punto, né riuscivo a sentire qualsiasi sorta di appeal verso trama e personaggi. L'idea di base è praticamente la stessa di un sacco di migliori film fantasy che giravano negli anni '80/90 alla tele, quindi nemmeno aveva un fattore curiosità o fantasia da vantare.
Si Alza il VENTO: un po' come la TOMBA per le Lucciole del suo collega, questo film ha voluto cimentarsi nel raccontare una guerra in cui il Giappone è stato fra i più atroci criminali voltando bellamente la testa qualora si trattasse di affrontare l'argomento. Inoltre celebra lo stile di vita nipponico di totale sacrificio e devozione a scapito dell'individuo che non ho mai condiviso da un punto di vista sia ideologico che professionale. Il protagonista era un CRETINO.
PORCO Rosso: non so perché mi senta salire la nostalgia a guardarlo, manco fossi un veterano di guerra, ed il modo in cui si approccia ad una tematica complessa come la guerra e il fascismo, con sensibilità, spirito e rispetto, mi fa domandare come mai con gli altri suoi film che trattano dell'argomento (tipo i due menzionati prima) non abbiano lo stesso mordente e capacità di critica. Penso sia perché rivolgere critiche al Giappone è sbagliato, ma spero di no perché in quel caso Miyazaki non ha scusanti, sta instillando nei bambini che guardano i suoi film FALSE idee.
La Principessa MONONOCHE: ambientalismo dei miei coglioni. Violento per il gusto di esserlo, mi è mancata qualsiasi connessione con i personaggi. Rispetto ad altri suoi è comunque abbastanza più impegnato e tecnicamente curato.
Il CASTELLO di CAGLIOSTRO: Lupin mi piace quando non si prende troppo il disturbo di essere al livello richiesto per il PG e ci da dentro pesantemente con battute pesanti, sparatorie brutali e Jigen e Goemon che fanno massacri. La storia era caruccia, ma non fra quelle che più ho apprezzato del ladro, ma per il genere non era veramente il caso di farne un film così tanto per bimbi.
La CITTA' Incantata: il suo supposto capolavoro cerca di proporre in due ore un viaggio di ricordi e sentimenti che sono troppo dispersivi e poco integrati fra i vari mini episodi del film per essere sentiti. Sorvolando su questo, è forse uno dei film fantasy più VISIVAMENTE originali e visionari mai realizzati punto, mi rammarico che non si prenda più spunto dal bizzarro magico mitologico proposto in questo film.
Laputa e Totoro: sinceramente, sono pure ottimi film per un pubblico molto, molto giovane, ma li ho visti passati i 20 e non hanno avuto NESSUNA sorta di effetto.
Vorrei dire che PARLARE evidenziando solo determinate parole in MAIUSCOLO mi fa sentire SALVINI, quindi credo sia d'uopo citare anche le RUSPE!
E cosa vai a mettere 8 su Angel Beats? Quello è un cartone per bimbiminkia senza CULTURA, BUONGUSTO e INTELLETTO.